Istituto Tecnico Leonardo da Vinci


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Sintesi P.T.O.F. > Area Didattica

Ogni Consiglio di Classe programma la scelta dei contenuti culturali delle varie discipline tenendo presente che:
a) i contenuti delle singole materie non sono fine dell'insegnamento, ma strumento indispensabile per il raggiungimento degli obiettivi ed il perseguimento delle finalità generali dell'azione educativa e didattica
b) i programmi ministeriali sono la cornice di riferimento all'interno della quale ogni docente effettua le scelte funzionali al raggiungimento dell'obiettivo prefissato
c) ogni docente è tenuto a presentare al Consiglio di Classe la propria ipotesi di lavoro, che deve essere armonizzata, strutturata e formalizzata in un unico documento, come programmazione annuale complessiva della Classe con riferimento al piano dell'offerta formativa
d) la programmazione (disciplinare e di Classe) deve essere strutturata per finalità, obiettivi, contenuti, strategie (metodologie e strumenti), verifica, valutazione (formativa e sommativa) e deve essere considerata come uno strumento flessibile e integrabile in itinere, sia per iniziativa del singolo docente, sia per intervento del Consiglio di Classe sempre nel rispetto delle finalità previste nel piano dell' offerta formativa dell'Istituto
e) la verifica deve riguardare l'intero processo insegnamento-apprendimento.

STRATEGIE EDUCATIVE E DIDATTICHE
Gli obiettivi legati ai valori civili e culturali saranno perseguiti attraverso percorsi formativi correlati ai programmi di studio e riguarderanno l'educazione alla legalità, alla salute, al rispetto dell'ambiente, all'intercultura, alle pari opportunità, al rispetto dei diritti umani.
I Consigli di Classe, all'interno della programmazione, possono scegliere le tematiche che di volta in volta, si intendono proporre, con il vincolo di definire obiettivi, tempi e strategie di attuazione, strumenti di verifica, risorse umane e finanziarie necessarie e livelli di ricaduta nell'attività curricolare.
Per il raggiungimento di tali obiettivi, con innovazione metodologica-didattica, ogni Consiglio di Classe deve elaborare specifico progetto, a norma dell'art. 277 del T.U., approvarlo in seduta allargata alle componenti genitori, studenti ed eventuale équipe pluridisciplinare e sottoporlo a ratifica del Collegio dei Docenti, che può approvarlo o respingerlo con deliberazione debitamente motivata.
L'Istituto garantisce il perseguimento delle finalità educative attraverso interventi sull'organizzazione del lavoro del personale docente ed ATA favorendo anche la realizzazione, nelle ore pomeridiane, con adeguata programmazione, di:

  • attività teatrali e musicali;
  • conferenze, dibattiti e seminari;
  • cineforum e attività di ascolto;- avviamento alle pratiche sportive;
  • elaborazione e stampa del giornale di Istituto;
  • iniziative rivolte a potenziare i rapporti con il territorio, con il mondo della ricerca, delle professioni e delle imprese.


Gli studenti avranno la disponibilità dei locali della Scuola, dei laboratori, della palestra, della biblioteca e la piena utilizzazione delle attrezzature in possesso dell'Istituto, previa individuazione di un responsabile sul piano organizzativo e patrimoniale.
L'Istituto è garante del raggiungimento degli obbiettivi didattici, nel rispetto dei diversi stili cognitivi, attraverso la flessibilità delle strategie e la loro finalizzazione a l recupero dello svantaggio culturale, alla piena integrazione e alla valorizzazione delle eccellenze:
a) Per l'individuazione, il censimento delle situazioni di svantaggio culturale e il conseguente recupero saranno utilizzati test d'ingresso, e in itinere, questionari e metodologie didattiche appropriate
b) Per il raggiungimento della piena integrazione culturale saranno utilizzate strategie fondate su lezioni frontali e aperte, su lavori di gruppo e di ricerca, su percorsi individualizzati, su attività per fasce di livello, sull'uso di strumenti multimediali interattivi.
c) Per il riconoscimento, l'evidenziazione e il potenziamento degli stili cognitivi e dei livelli di eccellenza saranno utilizzate metodologie fondate sul lavoro individuale e di gruppo che esaltino la creatività, valorizzino le capacità, rinforzino il gusto della ricerca e l'interesse alla conoscenza.
d) Per garantire un corretto orientamento scolastico e professionale la Scuola si impegna:

  • a raccogliere il materiale di documentazione necessario prodotto da agenzie esterne e a garantirne una adeguata diffusione tra gli studenti
  • a rendere stabile il rapporto con gli Enti Locali e le agenzie che si occupano di orientamento professionale
  • ad impegnare i Consigli di Classe che, assumendo le discipline come strumento di lettura del reale, garantiscano, sul piano della didattica, l'educazione alla consapevolezza di sé e all'autovalutazione, la conoscenza dell'ambiente nella sua evoluzione e problematicità, l'informazione necessaria sui futuri percorsi scolastici e lavorativi che si aprono di fronte ad ogni studente alla fine di una fase di curricolo.


Contenuti, strategie educative e didattiche debbono essere comunicate, dai Docenti, agli studenti ed ai genitori, quale offerta formativa con le motivazioni dei vari interventi didattici, gli strumenti disciplinari ed i criteri di valutazione.

INTEGRAZIONE
L'integrazione degli alunni disabili verrà garantita, oltre che nell'osservanza delle norme di legge e alle indicazioni fornite dal gruppo di lavoro per l'inclusione (GLI), nel rispetto delle seguenti norme e modalità attuative:
a) finalità e obiettivi del piano educativo e didattico annuale di ogni Consiglio di Classe valgono per gli alunni normodotati e per i disabili. Per questi ultimi, sulla base del profilo dinamico funzionale, aggiornato ad ogni inizio di nuovo ciclo, possono essere previsti obiettivi didattici, strategie e contenuti culturali diversi, per tenere conto dell'esigenza di semplificazione delle problematiche e per rendere i contenuti più accessibili, rapportandoli all'età mentale dello studente, attraverso una puntuale articolazione;
b) gli alunni disabili disporranno di volta in volta, di schede semplificative dei contenuti studiati dalla Classe e/o di eserciziari adeguati ai livelli cognitivi individuali e ai tempi di percorrenza;
c) gli alunni disabili opereranno, per il maggior tempo possibile, all'interno della Classe, parteciperanno con specifici compiti ai gruppi di studio, saranno sottoposti, alle stesse scadenze, a prove di verifica e di valutazione;
d) la valutazione dell'alunno disabile verrà espressa con giudizio o con voto in rapporto alla scelta sottoscritta dalla famiglia ad inizio di anno scolastico;
e) il voto, eventualmente assegnato alle prove scritte e alle interrogazioni dell'alunno disabile, fa riferimento al Piano Educativo Individualizzato (PEI) e, pertanto, il risultato finale non ha effetti legali sulla promozione e non deve generare, fin dall'inizio, aspettative di valore giuridico del titolo di studio.

L'attuazione della contitolarità del docente di sostegno verrà garantita con l'applicazione delle seguenti norme e modalità:
a) in presenza di diversi alunni disabili all'interno dell'Istituto e quindi di diversi insegnanti di sostegno, di diverse aree disciplinari, si esclude che questi debbano svolgere il ruolo di "tuttologi" mediante la loro assegnazione ad un unico alunno;
b) si esclude che il docente d i sostegno debba o possa essere l'unico titolare dell'azione formativa dell'alunno disabile. La titolarità dell'azione formativa appartiene all'intero Consiglio di Classe che la esercita attraverso la responsabilizzazione, dal momento della programmazione fino alla valutazione finale, attraverso i Docenti curricolari e di sostegno;
c) il docente di sostegno è contitolare del processo formativo dell'intera Classe. Egli, a partire dalle competenze disciplinari di cui dispone, opera con gli altri Docenti, sia nella fase di progettazione che in quella operativa di attuazione ed in quella di valutazione dei risultati individuali e di gruppo;
d) le lezioni frontali, la scelta delle esercitazioni, la valutazione del rendimento, il lavoro individualizzato (che può riguardare l'alunno disabile, ma anche alunni normodotati che presentano momentanee o strutturali difficoltà cognitive) possono essere svolti di comune accordo, senza differenza di ruolo, funzioni, poteri, fra docente curricolare e docente di sostegno.



























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