Incontro con Enrico
Brizzi |
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"La versione più ovvia sarebbe
stata... diciamo... «E' nato a Bologna, vive a Bologna
dove studia...», cioè tutto a Bologna... sembrava una
persona noiosissima descritta da queste cose, no...
allora, non potendo dire che vivevo a Rio de Janeiro o
qualcosa del genere, ho camuffato l'unica cosa possibile
che poteva sfuggire a chi non mi conosceva e cioè il
luogo di nascita, Nizza, così, dove è nato Garibaldi...
mi sembrava... di buon auspicio".
"Tra l'altro a Nizza non ci sono mai stato...". |
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Così si aprono le due ore in compagnia
di Enrico Brizzi, giovane scrittore (classe 1974) la cui
opera più conosciuta è Jack Frusciante è uscito
dal gruppo, con la risposta a una delle domande
preparate dagli studenti: "dove sei nato realmente?" Un
incontro vivace con un giovane scrittore fuori dagli
schemi entro i quali, normalmente, si crede (a torto o a
ragione) debba rientrare la categoria.
Tutto il suo entusiasmo traspare dalle parole che
pronuncia: a una attenta platea ha raccontato i suoi
esordi quando, diciassettenne, fu contattato da uno dei
trenta editori ai quali aveva inviato la sua opera che,
oggi, è la più conosciuta (e che non era la prima
"fatica"); l'emozione e la preoccupazione del
primo incontro con Massimo Canalini: "Adesso non gli
piaccio, gli altri non mi hanno neanche risposto...".
E invece quello scopritore di giovani promesse gli disse
chiaramente "...hai della stoffa!"; ne è
conferma la pubblicazione di Jack Frusciante è
uscito dal gruppo un anno e mezzo dopo.
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A Brizzi è stata chiesta una opinione
anche sulla crisi internazionale e lui, dopo aver
ricordato che sono le persone che subiscono la guerra e
non gli uomini di potere, dalla borsa ha preso un testo
di Hemingway, leggendone un Reportage dalla guerra
pubblicato nel 1935 ma incredibilmente attuale. Al
termine dell'incontro, della cui riuscita è doveroso
ringraziare anche il Comune di Borgomanero e la
Fondazione Marazza nonché i nostri Michelangelo Di Cerbo
e Renato Negro, Enrico Brizzi ha firmato autografi agli
studenti presenti.
Stefano Maulini
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